assegno di ricerca

Non ci rASSEGNIamo: ADI scende in piazza contro la vergogna del precariato universitario

Venerdì 24 febbraio, in occasione dell’imminente approvazione del Decreto Milleproroghe, l’Associazione Dottorandi e Dottori di ricerca in Italia (ADI) scende nelle piazze di tutta Italia per dire basta al precariato sistemico dei giovani ricercatori. Da troppo tempo il lavoro di ricerca si regge principalmente su un ricatto ai danni dei giovani precari: avere a disposizione risorse di famiglia, partner, lavoretti aggiuntivi, oppure abbandonare la carriera accademica che paga poco, male e in modo discontinuo. Una vera e propria giungla dove quei pochi che resistono sono spesso costretti ad andare all’estero.

ADI audita al Senato sulla proroga degli assegni di ricerca

Lunedì 16 gennaio 2023, Tommaso Brollo, Vicesegretario Nazionale dell'ADI - Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca in Italia, è stato audito presso le commissioni prima e quinta del Senato in seduta congiunta, nel merito della proroga degli assegni di ricerca disposta dal decreto milleproroghe. Rilevando come la proroga sia la conseguenza del mancato finanziamento della riforma in sede di legge di bilancio e più in generale dello stato di sottofinanziamento del sistema universitario italiano, si è tenuto a sottolineare come la proroga, pur necessaria nell'attesa dell'approvazione del CCNL e dei regolamenti di Ateneo, nonché, appunto, per la più ampia questione strutturale dei finanziamenti, non rappresenti un passo indietro rispetto ad una piena applicazione della riforma del preruolo, per il definitivo superamento degli assegni di ricerca. Video integrale qui (3:45:00).

Niente si fa con niente: manifesto per un lavoro di ricerca stabile e dignitosamente retribuito

Nell’Italia post-pandemica, la ricerca continua a vivere una tensione fra tecnicizzazione dei saperi e delle decisioni di politica accademica e aziendalizzazione dell’università: se da un lato il ruolo sociale della ricerca viene osteggiato e bandito dalla ratio decidendi nazionale e locale, assieme a democraticità, pubblicità e inclusività delle istituzioni accademiche e della possibilità stessa di accedere al ruolo di ricercatore/trice, dall’altro assistiamo all’appalto del finanziamento della ricerca, se non della sua stessa programmazione, agli interessi del capitale privato per i quali il ricercatore/trice, specie se giovane, è costretto a disegnare il proprio percorso di vita all’insegna dell’intermittenza fra una posizione precaria e l’altra, alla competizione per l’accaparramento di risorse scarse e primariamente orientate alla soddisfazione di interessi corporativi... Potete scaricare il documento in pdf qui.

Circolare CNR sulla disciplina transitoria per gli assegni di ricerca: necessaria interpretazione omogenea delle norme

Rilanciamo il comunicato di ANPRI - Associazione Nazionale Professionale per la Ricerca - attinente alla recente circolare del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) n. 17/2022, inerente a “Prime Indicazioni sui contratti di ricerca”. Tale circolare riporta la disciplina transitoria per gli assegni di ricerca lasciando margini interpretativi in merito al termine ultimo per la programmazione e al termine ultimo per la deliberazione delle procedure. Condividiamo le conclusioni di ANPRI sulla necessità di rettifica della circolare, così da evitare eventuali errate interpretazioni da parte degli uffici amministrativi degli Istituti e delle altre strutture dell’Ente.

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