L’ADI è l’associazione che rappresenta e tutela dottorandi/e, assegnisti/e di ricerca e giovani ricercatori/trici, impegnandosi al contempo per la valorizzazione del titolo di Dottore di Ricerca nel settore pubblico e nel settore privato. L’ADI è indipendente dai partiti e si compone di persone che dedicano in maniera volontaria e non retribuita il proprio tempo per migliore le condizioni di vita e di ricerca di tutti/e. Attualmente l’ADI è presente sul territorio nazionale con più di 30 sedi locali.
Aumento delle borse, superamento del dottorato senza borsa, riforma del dottorato, statuto dei diritti, misure pensionistiche, riforma delle procedure di reclutamento, valorizzazione del titolo: sono solo alcuni temi trattati negli ultimi anni dall'ADI. Diamo voce alle istanze e ai bisogni dei dottorandi e dei giovani ricercatori nella contrattazione con il Ministero e con il Governo, nel confronto con maggioranza e opposizione, come rappresentanti al CNSU (Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari) e al CUN (Consiglio Universitario Nazionale).
Rispetto ad alcune di queste battaglie abbiamo ottenuto molte vittorie significative:
- l'aumento di 240 euro al mese, per tutti i dottorandi borsisti, a partire da gennaio 2008;
- l'abolizione della tassazione sul dottorato senza borsa, a partire dal gennaio 2017;
- il riconoscimento del sussidio di disoccupazione DIS-COLL, per assegnisti e dottorandi borsisti, a partire dal 1 luglio 2017;
- un ulteriore aumento di 125 euro al mese della borsa di dottorato, a partire dal gennaio 2018.
Inoltre in alcuni atenei siamo riusciti ad abolire o a far rimborsare le tasse imposte ai dottorandi borsisti, così come siamo riusciti ad ottenere alcune misure nella Riforma del Welfare a tutela dei diritti pensionistici.
Resta ancora molto da fare: l’aumento della borsa di dottorato e dell'assegno di ricerca, il superamento del dottorato senza borsa, l'eliminazione delle tasse per tutti i dottorandi borsisti, una riforma del reclutamento dei ricercatori incentrata su sul superamento della precarietà e sulla creazione di condizioni di lavoro adeguate, l'approvazione di una Carta dei Diritti dei Dottorandi, la valorizzazione del dottorato nelle imprese, nella scuola e nella pubblica amministrazione e in particolare nel sistema universitario.
Nei prossimi anni vogliamo continuare a dare voce ai dottorandi e ai dottori di ricerca. Per farlo, come sempre, potremo contare solo sul tempo e sull'impegno volontario di tanti attivisti. Iscriversi all'ADI significa sostenere concretamente queste battaglie e impegnarsi a portarle avanti.
Dai forza al tuo dottorato, iscriviti all'ADI!