pubblica amministrazione

Progressioni verticali nella PA: fino al 2025 svalutazione dei titoli di studio

Il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del comparto FUNZIONI LOCALI Periodo 2019-2021 equipara la laurea a 5 anni di esperienza nella Pubblica Amministrazione, mettendo ancora una volta i dipendenti storici davanti alle competenze tecniche e trasversali acquisite con un corso di laurea. Come se non bastasse, il Dottorato di Ricerca è assente tra i possibili requisiti dell’Area dei Funzionari e dell’elevata qualificazione. Come ADI abbiamo già segnalato la gravità dell’assenza di ogni forma di riconoscimento del dottorato nei bandi di reclutamento e progressioni verticali/orizzontali all’interno della PA, con diretto riferimento anche al nuovo CCNL.

 

PhD e PA: dottori discriminati

L’attuale dibattito sul nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del comparto Funzioni Centrali relativo al periodo 2019-2021 sembra arenato. Miope, infatti, la ricerca del personale in possesso dei requisiti idonei all’accesso nella costituenda Area IV delle Elevate professionalità, prevista nel Titolo III all’Art. 13 del citato contratto. La Pubblica Amministrazione è già dotata di personale altamente specializzato in servizio, ormai da anni, nell’Area III, in qualità di funzionari: dipendenti in possesso del titolo di “Dottore di Ricerca”. Si tratterebbe di dare seguito a una progressione di carriera per coloro i quali sono già in servizio e in possesso del più alto titolo di studio previsto dall’ordinamento italiano.

Sarà del Ministro Zangrillo il “merito” di attuare la legge sul riconoscimento del dottorato nella PA?

Sono trascorsi ormai quasi tre anni da quando il legislatore italiano ha riconosciuto a tutti gli effetti la necessità di valorizzare il titolo di dottorato nei concorsi e nei percorsi di carriera della Pubblica Amministrazione. Un riconoscimento che, però, da ben tre anni resta fermo ai nastri di partenza: un percorso virtuoso che, fino ad oggi, nessuno dei Ministri succedutisi da allora a Palazzo Vidoni è riuscito o ha voluto avviare concretamente. L’appello che lanciamo all’attuale Ministro della Funzione Pubblica, Paolo Zangrillo, è proprio questo: dare piena attuazione alla legge sul riconoscimento del dottorato nella PA.

Ancora fermo il reclutamento nell'Area Elevate Professionalità della PA

Un recente articolo de "Il Messaggero" ha evidenziato come la quarta area della Pubblica Amministrazione, quella destinata alle cosiddette Elevate Professionalità (EP), sia ad oggi ancora un fantasma. Da quando è stata avviata a giugno dello scorso anno ad oggi, infatti, nessun Ministero né Amministrazione centrale ha indetto concorsi per assumere alte professionalità. Forse in Italia non ce ne sono?

PhD “InPA” e “Innovativo e industriale”: opportunità o creazione di future ingiustizie?

Il DM 351 del 09/04/2022, come comunicato dal Ministero dell'Università e della Ricerca stesso, ha come obiettivo quello di “aumentare, promuovere e valorizzare l'alta formazione e la specializzazione post-laurea, innovando i percorsi di dottorato e promuovendoli anche all'interno delle amministrazioni pubbliche e nel patrimonio culturale, supportando così queste realtà verso una maggiore digitalizzazione, verso la "cultura dell'innovazione" e l'internazionalizzazione”; tuttavia, tali risultati, difficilmente potranno essere raggiunti con misure di questo genere.

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