L'ADI ha partecipato al tavolo Science4Society dell’Assemblea annuale dell’Associazione Italiana Giovani per l’Unesco e ha discusso del rapporto tra formazione dottorale, ricerca scientifica e sviluppo sostenibile, mettendone in luce le criticità soprattutto in considerazione dei dati relativi allo stato del dottorato di ricerca in Italia negli ultimi dieci anni.
Pubblicato Mer, 10/04/2019 - 10:07
I dottorandi senza borsa di studio che rispettano tutte le condizioni previste dalla legge possono fare domanda per il Reddito di Cittadinanza. Alcuni dottorandi potranno quindi ricevere un sussidio di disoccupazione anche se avrebbero diritto ad un compenso vero e proprio per il lavoro svolto. Come diciamo da sempre, la ricerca è lavoro e va pagata come tale; questo vale per tutti i dottorandi, con e senza borsa, e per tutti i ricercatori.
Pubblicato Gio, 04/04/2019 - 17:42
Come dimostrano i dati della nostra VII Indagine sul Dottorato, ripresi proprio ieri dal giornale online Open, i 4 milioni di euro previsti dal Ministro Bussetti per nuovi dottorati dedicati all’Intelligenza Artificiale sono largamente insufficienti. La misura, di per sè condivisibile, è anche incoerente con la linea del governo che non investe seriamente né in incentivi per Ricerca & Sviluppo al sistema produttivo, né nell’Università e nella Ricerca pubblica.
Pubblicato Mer, 03/04/2019 - 20:19
Il Ministro dell'Istruzione Marco Bussetti partecipertà oggi a Verona al contestato Congresso mondiale delle famiglie. Come il Ministro dovrebbe sapere, le discriminazioni costituiscono una triste realtà anche nell’Università e nel mondo dell’Istruzione. Chi rappresenta questo mondo dovrebbe comprendere meglio di chiunque altro che partecipare a iniziative simili ha l’effetto di legittimare e diffondere la cultura dell’intolleranza contro cui combattiamo ogni giorno nelle scuole e nelle università.
Pubblicato Sab, 30/03/2019 - 10:07
L’ADI intervista Gareth O’Neill, Presidente di Eurodoc, Consiglio Europeo dei dottorandi e dottori di ricerca. O’Neill commenta il recente cambio nome dell’ADI alla luce della crescente xenofobia che si sta diffondendo in molti Paesi europei ed illustra le iniziative e le modalità d’azione della federazione. Secondo il Presidente di Eurodoc, è solo lavorando insieme che le associazioni nazionali riescono a rafforzare la voce dei ricercatori che rappresentano anche a livello internazionale.
Pubblicato Gio, 28/03/2019 - 18:31
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