Legge di stabilità 2015. Altra precarietà per i giovani ricercatori, altri tagli per l’Università

La versione del disegno di legge di stabilità 2015 trasmessa al Presidente della Repubblica il 21 ottobre scorso contiene misure inefficaci o ulteriormente regressive in materia di reclutamento universitario e fondi per il sistema accademico.

“Si tratta di una mano di vernice su un sistema ormai arrugginito” commenta Antonio Bonatesta, Segretario nazionale dell’ADI. “Ci troviamo dinanzi a interventi di maquillage che non si pongono in modo serio e credibile l' obiettivo di risolvere strutturalmente la drammatica situazione dei giovani ricercatori in Italia”.

"Hanno scelto l'ignoranza" - Adesione e Conferenza stampa

L'ADI - Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca Italiani aderisce alla lettera aperta "Hanno scelto l'ignoranza", appello di un gruppo di scienziati di diversi paesi europei per una ripresa degli investimenti in Ricerca e Sviluppo su tutto il Continente e per una difesa del ruolo essenziale della scienza nella nostra società, specie in un momento di crisi come quello attualmente attraversato.

Il contributo dell'Interconferenza all'analisi delle criticità del sistema universitario

Mercoledì 15 ottobre, presso la Facoltà di Ingegneria della "Sapienza" Università di Roma, l'ADI parteciperà a un seminario organizzato dall’Interconferenza Nazionale dei Dipartimenti. Coordinamento delle Conferenze di Direttori, Presidi e Responsabili di Strutture Universitarie.

Con questa iniziativa, che si articolerà in due sessioni, l’Interconferenza intende promuovere un ciclo di appuntamenti su temi decisivi per il sistema universitario, condividendo pubblicamente la riflessione che porta avanti da molto tempo al proprio interno.

No alla restituzione dell'una tantum per i precari

Oggi, martedì 7 ottobre, si è tenuta presso la Camera dei Deputati una conferenza stampa in cui FLC e NIdiL CGIL hanno chiesto la cancellazione del procedimento che prevede la restituzione all'INPS delle indennità di disoccupazione “una tantum” per collaboratori “erroneamente” erogate a co.co.co. della scuola e dottori e assegnisti di ricerca dell'università  (mediamente circa 4.000 euro).

L’una tantum, infatti, esclude inspiegabilmente i collaboratori del pubblico impiego ma a causa di una norma confusa e di dubbia interpretazione alcune sedi INPS negli anni passati hanno erogato il beneficio anche a tali lavoratori.

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