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Governo del (de)merito? Solo parole e niente azioni

In molte occasioni è stato evidenziato da ADI come il titolo di Dottore di Ricerca sia, ad oggi, svalutato o, ancor peggio, del tutto ignorato nelle Pubbliche Amministrazioni centrali e locali. Ciò va a discapito di molti Funzionari che, di fatto, non vengono sufficientemente valorizzati, pur essendo in possesso del più importante titolo di studio post laurea riconosciuto dall’attuale ordinamento italiano. 

Le proposte di ADI per migliorare la recente proposta di legge n. 1609 in materia di riconoscimento del dottorato nella PA

Da anni si osserva nella Pubblica Amministrazione (PA), un sistema discriminatorio inverso: il personale progredisce di carriera meramente per anzianità di servizio, in taluni casi anche senza laurea, mentre quest’ultima è necessaria per l’accesso dall’esterno. Questo sistema limita anche le progressioni di carriera orizzontali: i dipendenti in possesso di titoli di studio superiori sono destinati a rimanere bloccati nella fascia retributiva di partenza, senza poter progredire. Tale situazione ha dei pesanti riverberi sia per le progressioni orizzontali che verticali.

PhD e PA: dottori discriminati

L’attuale dibattito sul nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del comparto Funzioni Centrali relativo al periodo 2019-2021 sembra arenato. Miope, infatti, la ricerca del personale in possesso dei requisiti idonei all’accesso nella costituenda Area IV delle Elevate professionalità, prevista nel Titolo III all’Art. 13 del citato contratto. La Pubblica Amministrazione è già dotata di personale altamente specializzato in servizio, ormai da anni, nell’Area III, in qualità di funzionari: dipendenti in possesso del titolo di “Dottore di Ricerca”. Si tratterebbe di dare seguito a una progressione di carriera per coloro i quali sono già in servizio e in possesso del più alto titolo di studio previsto dall’ordinamento italiano.

DL 36/2022 (ulteriori misure urgenti per l’attuazione del PNRR): valorizzazione del dottorato ancora non pervenuta

Il giorno 1 Maggio 2022 è entrato in vigore il Decreto Legge (DL) del 30 Aprile 2022, n. 36,  recante ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Constatiamo come il decreto legge eviti di predisporre misure precise ed efficaci per la valorizzazione del dottorato di ricerca all’interno della Pubblica Amministrazione, ma si limiti a fornire linee guida generali per l’assunzione di personale altamente qualificato, senza però stabilire percorsi specifici per i dottori di ricerca. 

Riapertura GPS e titoli valutabili: respinte le nostre richieste per valorizzare dottorato, assegni e didattica

Il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato l’Ordinanza n. 112 dell’11 maggio 2022 relativa al rinnovo delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS), che manterranno vigore per il biennio 2022-2024. Il mese scorso abbiamo inviato una richiesta sia al Ministero dell’Istruzione, sia al Ministero dell’Università, per suggerire Iniziative volte alla piena valorizzazione del Dottorato di ricerca nelle suddette Graduatorie. Purtroppo, tutte le nostre richieste sono state escluse dall'ordinanza. Riteniamo che questo sia grave in un sistema che dichiara di voler puntare sulla formazione del corpo docente.

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