Non Una di Meno

Come aderire allo sciopero transfemminista senza un contratto di lavoro

Domani, venerdì 8 marzo, ci sarà uno sciopero generale indetto da Non Una Di Meno contro la violenza patriarcale in tutte le sue forme, per dare seguito all'enorme manifestazione del 25 novembre scorso. Alle categorie precarie, come quelle rappresentate dall'ADI, è negato però anche il diritto di scioperare. Senza un vero e proprio contratto di lavoro, fatto di diritti e tutele, dottorandə, borsistə e assegnistə non possono decidere di asternersi da alcunché. Proprio per questo, come ADI, abbiamo pensato a una modalità alternativa per far sentire la propria presenza (o meglio, la propria assenza) dai posti di lavoro: una risposta automatica da impostare con il proprio indirizzo email istituzionale.

8 marzo – ADI supporta lo sciopero globale femminista e transfemminista promosso dal collettivo Non Una Di Meno

Ancora una volta, le precarie e i precari della ricerca aderiscono e supportano ma non sono nelle condizioni di scioperare concretamente poiché, in assenza di un’adeguata contrattualizzazione, non esiste sciopero che arrechi danno al sistema più di quanto non lo arrechi al singolo. Per questo, oggi invitiamo tutti/e i/le soci/e dell’Associazione e tutti/e i/le precari/e della ricerca ad accogliere l’appello di Non Una Di Meno a partecipare allo sciopero nel modo che la propria condizione consente, sospendendo, rallentando o differendo le attività lavorative tutte, convertendole in informazione sui temi dello sciopero, parlando, diffondendo, sensibilizzando, in un’ottica trasversale e intersezionale delle lotte.