Nell’adunanza del Consiglio Universitario Nazionale (CUN) del 9 aprile 2014 l'ADI ha sostenuto e votato a favore di un piano di reclutamento straordinario per docenti e personale tecnico-amministrativo dell'Università presentato dallo stesso CUN al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e al Governo.
Sebbene si sia rilevata da subito la natura emergenziale e inevitabilmente limitata di un modello che resta 'minimale' rispetto all'esigenza di un più profondo ripensamento del sistema universitario italiano, l’ADI ritiene assolutamente necessarie e improcrastinabili le misure che il CUN sottopone al legislatore per evitare l’imminente collasso di tale sistema: dall'anticipazione dello sblocco del turn over al 100% per il 2015 e l'abolizione del sistema dei punti organico fino alla richiesta di intervento straordinario per reclutare nel triennio 9.000 ricercatori a tempo determinato e 14.000 professori tra associati e ordinari, cui si dovrebbero aggiungere nel biennio 2017-18 di altri 7.500 RTD per portare il sistema a regime di 50.000 unità di docenti.
Uno sblocco immediato del reclutamento è vitale per dare una prospettiva concreta a intere generazioni di giovani ricercatori ormai prossime alla definitiva espulsione dagli atenei.
Allo stesso tempo, su richiesta dell'ADI, il CUN si impegnerà nei prossimi mesi ad affrontare in maniera organica la questione drammatica del precariato della ricerca, i cui numeri sono ormai tali da richiedere interventi ben più audaci del suddetto piano di reclutamento.
Il nostro impegno in seno al CUN nei prossimi mesi continuerà a focalizzarsi su questa lotta, da cui dipende il futuro dell'intera Università italiana e una seria prospettiva di rilancio per l'intero Paese.
Pubblicato Mer, 16/04/2014 - 22:44