Rinnovo protocollo ADI - FLC CGIL

La FLC CGIL (Federazione dei Lavoratori della Conoscenza) e l’ADI (Associazione Dottorandi e dottori di ricerca in Italia), tenuto conto del confronto e della collaborazione posta in essere in questi anni sia all’interno degli atenei, sia nell’ambito delle campagne e delle vertenze realizzate nel territorio nazionale, intendono rinnovare e aggiornare il protocollo già sottoscritto nel 2018 al fine di rafforzare la reciproca cooperazione e di mettere a disposizione strumenti e competenze, nel riconoscimento della piena autonomia e indipendenza decisionale delle due organizzazioni.

Tale cooperazione e coordinamento si esplica:

  • nel mutuo riconoscimento dell’indipendenza dell’azione delle due organizzazioni, nel pieno rispetto della democrazia, degli statuti e degli organi decisionali di ognuna di esse;
  • nella partecipazione, come invitati, nei reciproci organismi e luoghi di dibattito che trattano tematiche e campagne di interesse comune.

Tale protocollo si fonda sulla presenza di tematiche e rivendicazioni di interesse convergente per le due organizzazioni, sul piano politico e programmatico. L’obiettivo è quello di permettere ad entrambe le strutture di potenziare il lavoro sindacale, sul piano della vertenzialità e dal punto di vista della progettualità, in un’ottica di interscambio.

Nel merito ADI e FLC CGIL condividono i seguenti obiettivi:

  • rafforzare e promuovere la cultura dei diritti fra i/le dottorandi/e, e i/le ricercatori/ricercatrici precari/ie dell’Università e dei centri di ricerca pubblici e privati;
  • promuovere e verificare l’adozione della Carta Europea dei Ricercatori nelle Università e nei centri di ricerca italiani. In particolare, i/le giovani ricercatori/ricercatrici devono essere visti come “professionisti/e ed essere trattati di conseguenza” e a loro devono essere garantite “condizioni giuste e attrattive in termini di finanziamento e/o salario, comprese misure di previdenza sociale adeguate e giuste” (Carta europea dei ricercatori). In particolare, la complessità della figura dei dottorandi, che sono soggetti per i quali la formazione alla ricerca passa attraverso l’attività di ricerca, va riconosciuta tutelandone i diritti sia come studenti che come giovani ricercatori;
  • garantire livelli di retribuzione equi per tutto il personale dell’università, compreso quello precario e in percorsi di alta formazione e apprendistato come i/le dottorandi/e,  garantendo a ciascuno il giusto riconoscimento della propria attività e l’indispensabile  propria autonomia sociale;
  • garantire a ciascun giovane ricercatore/ricercatrice, anche nei percorsi di alta formazione, autonomia e libertà di ricerca sia nella possibilità sostanziale di scegliere temi e metodi delle proprie attività, sia nella possibilità formale di aderire e partecipare a bandi e progetti; 
  • promuovere il superamento del dottorato senza borsa, rendendolo possibile solo per i dipendenti della Pubblica Amministrazione, con un maggiore finanziamento del dottorato e non l’ulteriore contrazione delle posizioni messe a bando;
  • promuovere l’abolizione della tassazione universitaria per tutti i dottorandi;
  • promuovere i diritti connessi al welfare e alla genitorialità per i dottorandi e tutti/e i e le precari/ie della ricerca;
  • prevedere forme di rappresentanza dei dottorandi, distinte da quelle degli studenti, per consentire il confronto con gli Atenei sulla specificità delle relative problematiche, a partire dal collegio di ciascun dottorato, oltre che forme di rappresentanza di tutto il personale di ricerca precario;
  • continuare l’impegno per conseguire una riforma complessiva del pre-ruolo che serva a superare definitivamente il precariato nelle università e negli enti pubblici di ricerca, conquistando un canale unico di reclutamento con il dottorato come titolo di accesso e riducendo sostanzialmente i tempi di immissione nei ruoli, perseguendo nel frattempo ogni percorso che riconosca diritti e retribuzione al personale precario (come per il Contratto di ricerca);
  • promuovere un modello di reclutamento a regime tale da portare i livelli del personale strutturato nelle università (docente, ricercatore, tecnico e amministrativo). almeno ai livelli dei grandi paesi europei, a partire da un nuovo piano straordinario (in deroga alla facoltà assunzionali), per almeno altre 45.000 posizioni di ruolo del personale docente, mantenendo gli attuali rapporti con il personale TAB;
  • difendere e rilanciare il Sistema Universitario Nazionale, a partire dal mantenimento del valore legale del titolo di studio e ordinamenti didattici omogenei, dalla ricostruzione di organismi nazionali di autogoverno democratici, dal recupero di un’uniformità negli inquadramenti del personale (oggi disarticolati dai regolamenti di ateneo);
  • valorizzare il titolo di dottore di ricerca nelle pubbliche amministrazioni, ivi compreso il sistema scolastico, sia in fase di accesso che di avanzamento professionale anche attraverso lo strumento della contrattazione collettiva nazionale e integrativa;
  • promuovere una cultura delle pari opportunità nel mondo dell'istruzione e della ricerca;
  • ripensare radicalmente il sistema della valutazione, oggi costruito nella logica dell’eccellenza e della competizione, cancellando quindi gli attuali sistemi di valutazione dell’ANVUR (VQR, AVA; ecc…), sviluppando nuovi modelli trasparenti e democratici, svincolati dalla politica. e utili per il rilancio del complesso del sistema universitario nazionale.

ADI e FLC CGIL si impegnano a sostenere i contenuti del presente accordo anche promuovendo i necessari confronti con il Governo, con le altre istituzioni, nazionali e territoriali, con i singoli Atenei. ADI e FLC CGIL si impegnano altresì a promuovere campagne congiunte sulle tematiche dei diritti individuali e collettivi, sulle problematiche previdenziali, sul diritto alla salute, alla maternità e alla paternità, sulle pari opportunità nella ricerca.

Consulenza e assistenza legale

I direttivi di ADI e FLC CGIL si impegnano a cooperare nella consulenza e assistenza di tipo legale nei casi di comune interesse per entrambe le organizzazioni, nei limiti delle rispettive possibilità.

Comunicazione

Per le campagne e vertenze comuni, ADI e FLC CGIL si impegnano ad assicurare un costante ed effettivo coordinamento nell’ambito della comunicazione all’esterno.

Sportelli precari

ADI e FLC CGIL si impegnano, laddove possibile, nella promozione e gestione comune nelle rispettive sedi di sportelli per l’assistenza a dottorandi e precari della ricerca. Le modalità di gestione degli sportelli e la divisione dei compiti e dei carichi di lavoro all’interno degli stessi sono da definirsi a livello locale, a seconda delle possibilità e risorse delle rispettive organizzazioni.

Tessere

FLC CGIL e ADI stabiliscono uno sconto riservato ai soci ADI pari a 10 euro per la tessera della FLC CGIL con pagamento diretto, per i casi previsti (personale per cui non è possibile applicare la trattenuta percentuale in busta paga).

La tessera garantisce l’accesso a tutti i servizi del sistema CGIL e offre la possibilità di accedere ad un supporto legale individuale degli avvocati convenzionati con la FLC CGIL. Inoltre, la tessera FLC CGIL per i soci ADI consente di fruire dei servizi e delle convenzioni attivate dalla FLC CGIL, anche con la casa editrice Edizioni Conoscenza e con l’associazione Proteo Fare Sapere. Nell’ambito di queste convenzioni sarà possibile costruire occasioni specifiche finalizzate a valorizzare l’attività professionale dei soci ADI e FLC CGIL.