Mozione al CNSU contro le irregolarità delle università telematiche

Roma, 21 febbraio 2024

 

alla Ministra dell’Università e della Ricerca
Sen. Prof.ssa Anna Maria BERNINI
SUA SEDE

 

al capo Ufficio Legislativo
Ministero dell’Università e della Ricerca
Prof. Massimo RUBECHI
ufficio [dot] legislativoatmur [dot] gov [dot] it

 

al Presidente dell’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali
Prof. Pasquale STANZIONE
SUA SEDE
urpatgdpr [dot] it

p.c.

al Ministro dell’Istruzione e del Merito
Prof. Giuseppe VALDITARA
SUA SEDE

 

alla Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane
Prof.ssa Giovanna IANNANTUONI
SUA SEDE
segreteriaatcrui [dot] it 

 

al Presidente dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca 
Prof. Antonio Felice URICCHIO
SUA SEDE
segreteriaatanvur [dot] it 

 

OGGETTO: segnalazione di gravi irregolarità compiute da università telematiche, inerenti alla “pre-iscrizione” ai corsi abilitanti di cui al DPCM 25 settembre 2023, n. 224.

VISTO l’art. 6, comma 4, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 settembre 2023, n. 224 (G.U. Serie Ufficiale n. 224/2023), il quale prevede l’accreditamento dei corsi abilitanti all’insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado.

VISTO il Reg. (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati).

CONSIDERATO che è pervenuta segnalazione da parte di laureandi e dottorandi in merito a gravi irregolarità riscontrate nella condotta di alcune università telematiche, fra cui l’università telematica “Pegaso”. Tali istituzioni accademiche, attraverso una procedura informale e priva di trasparenza, mediante l'impiego di chat private afferenti al social network Telegram, avrebbero indotto numerosi aspiranti corsisti a compilare moduli di pre-iscrizione ai corsi abilitanti di cui al suindicato DPCM. Questi moduli avrebbero, per ammissione degli operatori delle chat, assicurato l'ammissione ai corsi agli aspiranti corsisti in ordine cronologico fino al completo esaurimento dei posti disponibili. È opportuno evidenziare che il Decreto ministeriale da adottare dovrà necessariamente specificare non solo il numero effettivo di università autorizzate ad attivare corsi abilitanti, ma anche la quantità effettiva di posti loro assegnati. 

CONSIDERATO che tale condotta assume una connotazione preoccupante, configurandosi come possibile pubblicità ingannevole a danno degli aspiranti corsisti e docenti e altresì come una grave violazione nel trattamento dei dati personali dei soggetti interessati.

CONSIDERATO che, ai sensi dei commi 4 e 5 dell'articolo 7 del predetto DPCM, l'ammissione ai percorsi abilitanti è consentita a candidati in possesso di laurea magistrale o magistrale a ciclo unico, nonché del diploma dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica di II livello, o titolo equipollente o equiparato, e a coloro che risultano ancora iscritti ai medesimi corsi di studio. Nel caso degli iscritti ai corsi per il conseguimento della laurea magistrale a ciclo unico, l'accesso è condizionato al conseguimento di 180 Crediti Formativi Universitari (CFU). Per questa specifica categoria di aspiranti, l'offerta formativa dei percorsi abilitanti si configura come un'ulteriore componente, in aggiunta alle attività formative curriculari.

CONSIDERATO che la mancata selezione all'ingresso ovvero la persistente adozione di modalità esclusivamente basate sull'esame dei titoli per l'ammissione ai sopracitati percorsi abilitanti potrebbero generare distorsioni contrarie al principio di parità di opportunità nell'accesso. In virtù del notevole afflusso di aspiranti intenzionati a partecipare a tali percorsi, l'utilizzo di titoli culturali e di servizio acquisiti presso istituzioni scolastiche statali, paritarie o nei contesti di istruzione e formazione professionale regionali come criterio selettivo comporterebbe l'esclusione di una considerevole porzione di neo-laureati e laureandi provenienti dai corsi di laurea magistrale o magistrale a ciclo unico, nonché detentori del diploma dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica di II livello.

CONSIDERATO che la mancata selezione o la persistente adozione di selezione esclusivamente basata sui titoli per l'ammissione ai percorsi abilitanti, come contemplato dalla lett. e dell'allegato B del suindicato DPCM, potrebbe arrecare pregiudizio anche ai dottori di ricerca e ai dottorandi di ricerca iscritti al terzo anno. Ai sensi delle disposizioni ivi contenute, i consigli di corso valutano le competenze trasversali e disciplinari acquisite durante il percorso di dottorato, ai fini di un possibile riconoscimento dei crediti nel corso abilitante. Tali dottori di ricerca, simili ai neo-laureati e laureandi, possono risultare privi o carenti di adeguati titoli di servizio, i quali potrebbero rivelarsi essenziali per superare il vincolo imposto da una selezione basata esclusivamente sui titoli.

RITENUTA la gravità che tale condotta comporta anche in relazione al trattamento dei dati personali degli interessati, con la promessa di immatricolazione basata sulla velocità di compilazione è inaccettabile, nonché contraria alle stesse procedure di accreditamento e selettività dei corsi abilitanti stabilite dal DPCM n. 224/2023. Se il numero delle domande di ammissione ai percorsi abilitanti per specifiche classi di concorso eccede il fabbisogno di docenti individuato in precedenza dal Ministero, ai sensi del comma 4 dell’articolo 6 del suindicato DPCM le università e le istituzioni AFAM accreditate possono sì programmare a livello locale l’accesso a tali percorsi, ma a condizione che garantiscano la selettività delle procedure concorsuali.

IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI
su proposta del consigliere eletto in rappresentanza degli iscritti a corsi di dottorato di ricerca in Italia, dott. Davide Clementi

richiede il rigoroso rispetto delle disposizioni del D.P.C.M. 25 settembre 2023, n. 224, al fine di salvaguardare il principio di un equo accesso ai percorsi di abilitazione, essenziale per garantire il valore formativo degli stessi;

richiede l’adozione entro quarantacinque giorni dell’atteso decreto ministeriale al fine di garantire l’integrità del processo di selezione e immatricolazione a tutti i corsi abilitanti autorizzati, preservando pari, eque e trasparenti opportunità di accesso a tutti gli aspiranti docenti;

segnala tale pratica scorretta all’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali, al fine di vigilare sui profili di illiceità di tali condotte in relazione alla normativa che tutela i dati personali degli interessati.

La Presidente
Alessia CONTI